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In che modo la mafia colombiana ucciderà Soner Ertek? – ¿De qué manera asesinará la mafia colombiana a Soner Ertek?

Probabilmente nessuno di voi è a conoscenza del fatto che pochi giorni fa, su chissà quale campo di pallone in Francia, si è giocato l’incontro valido per i 32esimi di Coupe de France tra l’AS Monaco FC ed il Monts d’Or Azergues Foot, anonima squadra della quarta serie calcistica francese, nata dalla fusone di due club basati nei comuni di Anse e Chasselay, situati nella Regione Rodano-Alpi, nella Francia Orientale. Sarebbe dovuta essere una partita quasi di allenamento per il Monaco di Claudio Ranieri, che infatti ha vinto l’incontro, disputatosi davanti a 8.708 spettatori nel capiente stadio dell’Olympique Lyonnais (OL), per 0-3, ma qualcosa è andato storto: in un contrasto di gioco in area di rigore (i media francesi ci informano che il fallo non è stato neppure sanzionato con il calcio di rigore), che potrete vedere alla fine del post, vengono a contatto Radamel Falcao, stella del Monaco e della Nazionale colombiana, nonché autore del primo goal dell’incontro, e Soner Ertek, anonimo terzino di origine turca.

La sorte ha voluto che proprio in quel contrasto Radamel Falcao subisse la rottura di un legamento crociato: stagione finita.

Ok, direte voi, sono cose che possono succedere nel mondo del pallone. Ma non per tutti possono succedere: quest’anno infatti si giocano i Mondiali in Brasile e Radamel Falcao rappresenta la punta di diamante della Colombia. C’è anche chi pensa che nella patria di Falcao qualcuno non abbiano gradito l’accaduto e che Ertek sia in pericolo di vita, ricordando anche il tragico episodio di Andrés Escobar, ucciso per un autogoal al Mondiale di USA 1994; il giocatore infatti ha riferito ai media di aver ricevuto diverse minacce di morte e su Yahoo Answer è comparsa questa strana domanda:

Seguramente ninguno de ustedes estará al tanto del hecho que sucedió hace algunos días, en a saber qué campo de fútbol en Francia, sobre el 32º encuentro de la Coupe de France entre el AS Monaco FC y el Monts d’Or Azergues Foot, equipo desconocido en la cuarta serie de la clasificación francesa, nata de la fusión de dos clubes en las localidades de Anse y Chasselay, situados en la Región Ródano-Alpes, en la Francia más Oriental. Debería haber sido un partido casi de entrenamiento para el Monaco de Claudio Ranieri, que aunque ganó el encuentro, disputado ante 8.708 espectadores en el amplio estadio del Olympique Lyonnais (OL), por 0-3, algo salió mal: en un encuentro del juego en el área de penalti (los medios franceses nos informan de que la falta cometida ni siquiera fue sancionada como penalti), que podrán ver al final del artículo, entra en contacto Radamel Falcao, estrella del Monaco y de la Nacional Colombiana, y también autor del primer tanto del encuentro, con Soner Ertek, anónimo defensa de origen turco.

La suerte ha querido que justo en ese momento Radamel Falcao sufriese una rotura de un ligamento:  significando la fin de su temporada.

Ok, me dirán ustedes, son cosas que pueden suceder en el mundo del fútbol. Pero no a todos les puede pasar: ya que este año se juegan los Mundiales en Brasil y Radamel Falcao representa la punta del diamante de Colombia. Hay quien piensa que en la patria de Falcao a algunos no les agradezca del todo lo ocurrido y que la vida de Ertek corre peligro, recordando el trágico episodio de Andrés Escobar, asesinado por un autogol en los Mundiales de USA en 1994; en efecto el jugador ha declarado a la prensa de haber recibido diferentes amenazas de muerte y en Yahoo Answer ha aparecido esta extraña pregunta:

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traduzione: “In che modo la mafia colombiana ucciderà Soner Ertek per aver infortunato Falcao?”

Traducción: “De qué manera la mafia colombiana asesinará a Soner Ertek por haber accidentado a Falcao?”

Soner Ertek ovviamente ha fatto le sue scuse ufficiali a Radamel, che le ha pubblicamente accettate ed ha molto signorilmente perdonato lo sconosciuto avversario, dichiarando alla stampa che gli infortuni fanno parte del mondo del calcio, ma, nonostante queste dichiarazioni, noi di thefootballwelike siamo certi che il buon Soner ultimamente non stia dormendo notti tranquille.

Obviamente, Soner Ertek ha pedido disculpas oficialmente ante Radamel, quien las ha aceptado públicamente y muy señorialmente ha perdonado a este desconocido adversario, declarando a la prensa que los infortunios forman parte del mundo del fútbol, pero que, a pesar de estas declaraciones, nosotros de thefootballwelike estamos seguros de que el buen Soner últimamente no está teniendo las noches muy tranquilas.

Alessandro Birindelli and the wrong call – Alessandro Birindelli ed il rigore inesistente

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Fonte immagine: www.calcioblog.it

Versione italiana al termine di quella inglese.

We usually write about fair play in an ironic way, but today we don’t, because the main character of the story has already been involved in fair play episodes. Alessandro Birindelli is a former right back of Juventus FC, and now he is the coach of a youth team of Pisa, and in the past he had retired his team from a match because of a fight, that broke out in the stands, involving players’ relatives, who were attending the game. But FIGC, the Italian Football Federation had to apply the Regulation and awarded a 0-3 defeat to Pisa. But this “punishment” didn’t change Birindelli’s mind and last Sunday, during a Championship match, his team was awarded a penalty kick, but refused to kick it because there had been no foul according to Mr. Birindelli and his players, so helping the very young referee, that was having a difficult moment. Then Mr. Birindelli stated to the press: “My players told the referee that his call had been wrong. I had told them to help him, and my striker admitted that there had been no foul”.

Finally Pisa won the match anyway, but we want to congratulate Mr. Birindelli, and we hope he’ll continue on this road.

Cari lettori, di solito ci asteniamo dal riportare queste notizie da libro cuore, generalmente ci fanno schifo perchè sembrano semplicemente un piccolo velo a copertura di opportunismo e cinismo che normalmente regolano il calcio, ma per una volta faremo un’eccezione perchè il buon Birindelli non è nuovo a questi episodi e merita un plauso.

Dovete sapere che Alessandro Birindelli, ex giocatore della Juventus e della nazionale italiana, è attualmente l’allenatore degli Esordienti del Pisa e si era già distinto tempo fa per un raro gesto di fair play: durante una partita di campionato (con i tre punti in palio dunque) aveva infatti ritirato la propria squadra dal campo di gioco per via di una rissa tra genitori scoppiata sulle tribune. L’episodio però non era piaciuto alla FIGC, “the show must go on” è l’imperativo e deve essere osservato a tutti i costi: così al Pisa esordienti fu comminata una bella sconfitta a tavolino.
Ma Birindelli non si rassegna e va avanti per la sua strada, così, domenica scorsa, durante una partita di campionato, ha rifiutato un rigore a favore della sua squadra perchè, a suo parere, inesistente. Gesto che assume un valore ancora maggiore se si considera che è stato fatto in aiuto di un arbitro esordiente che si trovava evidentemente in difficoltà. Intervistato dalla stampa Birindelli ha dichiarato: “Sono stati i miei giocatori a dire al direttore di gara che il penalty non c’era. Ho detto ai ragazzi di aiutare l’arbitro e così il mio attaccante ha ammesso che non era più fallo”.

Per la cronaca la partita è stata ugualmente vinta dai giovani del Pisa, ma noi facciamo lo stesso i complimenti a Mister Birindelli.

Il fair play che sogniamo: dieci espulsi ed un ferito in una partita juniores ! – 10 red cards in a youth match in Italy !

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This picture refers to a junior match between River Plate and Boca Junior.
L’immagine non si riferisce all’accaduto, ma ad un educato scambio di vedute tra ragazzini del Boca Juniors e del River Plate.

We are in Bacoli, near Naples, Italy, and the junior teams of Sibilla Soccer and Puetolana 1909 were playing not only a local Derby at Tony Chiovato Stadium, but battling for the top of the table as well. The mach was very nervous, but, after a foul at 70′, a player from Puetolana reacted against one from Sibilla and a big general fight began on the pitch, involving players and coaches, and on the stands their parents’ behaviour wasn’t much different, so that the refeere had to send off 10 players,5 for each team, and to whistle the end of the match before the 90th minute. But it hasn’t been over yet, because another fight started in the locker room, and the situation came back to normality just after the arrival of Carabinieri (one kind of Italian police) from the towns of Bacoli and Pozzuoli. A Puetolana player had to go to the hospital of Pozzuoli because he had been (not seriously) harmed during the fights

Il fatto che vi riportiamo ha avuto luogo domenica scorsa a Baia, frazione di Bacoli, in provincia di Napoli; allo stadio Tony Chiovato si disputava il derby tra Sibilla Soccer e Puteolana 1909. Al tradizionale antagonismo che va in scena in tutti i derby che si rispettino, questo match aggiungeva anche la carica agonistica tipica di una partita tra squadre che si giocano la vetta della classifica. Il nervosismo era palpabile già da diversi minuti, ma a scatenare il finimodo è stato un fallo di reazione a 20 minuti dalla fine da parte di un giocatore della Puteolana su un calciatore della Sibilla. Tale gesto ha subito scatenato contestazioni e ritorsioni tra giocatori e allenatori in campo e l’arbitro dell’incontro si è trovato a dover espellere ben dieci calciatori, cinque per ciascuna squadra, e a mettere fine anzitempo all’incontro. Ovviamente, come spesso accade su campi dove si affrontano squadre di ragazzi, sugli spalti anche i tra i genitori ci sono stati insulti, gestacci e scambi di invettive che non hanno fatto altro che surriscaldare ancora di più gli animi. Ma non è finita qui: una volta che le squadre erano negli spogliatoi, la rissa si è riaccesa rendendo necessario addirittura l’intervento dei carabinieri di Bacoli e Pozzuoli che hanno placato gli animi. A seguito dello scambio di “cortesie” un giocatore della Puteolana ha dovuto far ricorso alle cure mediche del Pronto Soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli per le contusioni riportate nella rissa. THIS IS THE FOOTBALL WE LIKE ! ! !

Premier League: giocatore capellone segna ed esulta tagliandosi i capelli – Tom Huddlestone scores and celebrates with a new haircut

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The guy that you can see in the picture above is Tom Huddlestone, a mildfielder of Hull City AFC, a former plater of Tottenham Hotspur FC, Wolverhampton Wanderers FC and Derby County FC.
Tom is used to play regularly, but not to score many goals, infact on last December 28, his birthday, he scored during Hull City AFC – Fulham FC 6-0, more than two years after his previous goal, that he had scored in June 2011.
In order to properly celebrate the event, after the “canonic” cheers he reached the bench, where the club doctor cut a tress from his thick hair with a pair of medical scissors.

But the story didn’t end there, because yesterday Tom Huddlestone finished the work, having another, much more radical, haircut.
At the end of the post you can see a picture of the work in progress !

Quello che vedete nella foto qui sopra non è il cugino nero di Telespalla Bob che si sta facendo dare una spuntatina alla chiona, è Tom Huddlestone: centrocampista dell’Hull City ex di Tottenham, Wolverhampton e Derby County.

Questo simpatico soggetto, pur giocando sempre titolare o quasi nelle squadre dove ha militato, non è propriamente incline al gol, l’ultima l’aveva segnato a Giugno del 2011. Il 28 Dicembre scorso, giorno del suo compleanno, durante la partita tra l’Hull City ed il Fulham, conclusasi con il punteggio di 6 a 0, il “prolifico” centrocampista si è sbloccato tornando a far esultare i suoi tifosi. Per festeggiare a dovere, dopo essere stato abbracciato dai compagni, è corso verso la panchina dove il medico sociale dell’Hull, con una forbice da chirurgo, gli ha tagliato un ciocca dei suoi fluenti capelli afro.

Il ragazzo però non si è limitato a quanto fatto sul campo, e proprio ieri sono comparse le prime foto del nuovo taglio.
Qui sotto lo vedete mentre si fa tagliare i capelli con posa da uomo di Cro-Magnon. Improponibile !

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Fonte: the Guardian

Giocatore di football americano denuncia compagni e coach per violenza sessuale e chiede maxi-risarcimento – American football player claims he suffered bullying and sexual violence from former teammates

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Today we have again to speak about (American) football !
We are in 2011 and we are in Italy, and 23 years old boy from Treviso, a former player of the Venice Islanders American football team denounced 5 former teammates and 2 coaches for sexual violence and bullying, and asked them Euro 1.000.000 to be refounded.
Coming back from an away game in Trieste, he would have suffered certain initiation rites, infact he claims that a teammate would have put his genitalia, and two of them thier butts, above his face, another one would have sqeezed his private parts and, moreover, he would have forced to run naked along the bus and beated with plastic baseball bats.
According to his lawyer, the former American football player suffered serious psycological damages and had to stop playing football and to leave the University because of what happened that day, and these these and this is the reason for the big request of reparation !

Ancora una volta, cari lettori, ci perdonerete se non ci occupiamo prettamente di calcio, ma la notizia ci ha incuriosito assai e abbiamo deciso di riportarvela lo stesso.

I fatti risalgono al 2011, ma solo ora se ne possono leggere i risvolti su molti quotidiani e testate online. Un giovane ventitreenne di Treviso, ex giocatore di football americano della formazione degli Islanders di Venezia, avrebbe infatti denunciato sette persone, cinque compagni di squadra e due allenatori, per violenza sessuale e richiesto un milione di euro di risarcimento. L’avvocato difensore del giovane ha spiegato ai media che il suo assistito, il 29 giugno 2011, di ritorno da una trasferta a Trieste, sarebbe stato costretto a sopportare alcuni riti d’iniziazione. In uno un compagno gli avrebbe appoggiato i genitali sulla faccia e sulla schiena, in un altro avrebbe subito lo schiacciamento dei genitali, in un terzo sarebbe stato costretto a correre nudo sul pullman venendo percosso con delle mazze da baseball di plastica ed infine due compagni di squadra gli avrebbero appoggiato il sedere sul volto. In seguito a questo episodio, il legale dell’atleta ha riferito che il giovane ha abbandonato l’attività agonistica e l’università ed è sotto le cure di uno psicologo; per questo è stato richiesto ai presunti colpevoli il maxi-risarcimento di ben un milione di euro.

La nostra opinione? Senza dubbio il processo stabilirà se i fatti riportati dal legale del giovane di Treviso siano effettivamente accaduti e se si tratti di violenza sessuale o di un semplice rito d’iniziazione goliardico; ma sinceramente chi vi scrive non accetterebbe un sedere in faccia nemmeno se si trattasse di un rito d’iniziazione per poter giocare nel Barcellona, tanto più che non so se avete presente un giocatore di football… ecco, ora immaginatevi il suo culo sul vostro bel faccino !

Entrataccia e pugno in faccia: lo Sportivo del Mese di Dicembre – Fair Play Award: Carcela-Gonzalez and OH Leuven

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Versione Italiana dopo quella Inglese.

Dear Readers, today it’s time to give another “Fair Play Awards”, but this time there are more candidates to win this prestigious prize: Mehdi Carcela-González, mildfielder and Moroccan International of Standard Liege, that bought him back from Anzhi Makhachkala last Summer, and Bjorn Ruytinx and Alessandro Cerigioni, respectively striker and winger of Oud-Heverlee Leuven.

We don’t know what Mehdi Carcela-González did in the past to be so much loved by players of OH Leuven, but during the First Time of the match between OH Leuven and Standard Liege (0-0), Alessandro Cerigioni tackled him not very kindly and got a red card, while his opponent had to leave the pitch to be seen by the doctor.
Few minutes later Mehdi Carcela-González re-entered the pitch, but, albeit he was still limping, he received another very kind tackle, this time from Bjorn Ruytinx, that got a Yellow card.
But while Bjorn was still pleading not guilty, Mehdi suddenly rose up and punched him in his face, knocking him out, but didn’t receive the appreciation of the referee, that showed him the red card, but the Moroccan couldn’t leave the pitch on his legs because he had suffered a serious injury at his ankle. Please note, in the video at the end of the post, the very modern “stretcher” with whom he was carried.

In 2011 Mehdi Carcela-González suffered another seriuos accident when, during Racing GenkStandard Liege, a decisive match for the victory of Belgian Championship, that Racing Genk would have won, a defender kicked Mehdi’s head instead of the ball, and made him faint (http://www.youtube.com/watch?v=qcSJda2BC1w).

We have too many contenders for just an award, so we made a podium:
THIRD PLACE: Alessandro Cerigioni for just an “ordinary” tackle.
SECOND PLACE: Bjorn Ruytinx for a very “kind” tackle on an opponents who had already “kindly” tackled just few minutes before.
FIRST PLACE: Mehdi Carcela-González for his KO punch despite the serious injury.
SPECIAL FIRST PLACE: Oud-Heverlee Leuven for a very effective team work. 

Cari lettori, questo mese per decretare il vincitore del premio “sportivo del mese” di thefootballWElike dobbiamo raccontarvi di un bel siparietto in cui si sono ben distinti i personaggi che vedete nelle foto sopra. I due ceffi non sono rispettivamente un fondamentalista islamico ed un pedofilo da giardinetti (o forse sì ma questo non ci interessa), sono due calciatori professionisti del campionato belga. In particolare il primo è Mehdi Carcela-González, di nazionalità belga, naturalizzato marocchino e con passaporto spagnolo (questo è quasi meglio di Ajeje Brazov), centrocampista attualmente in forza allo Standard Liegi; il secondo è Bjorn Ruytinx, è nato in Belgio e quando non lavora come carpentiere si spaccia come attaccante nella prestigiosa compagine dell’Oud-Heverlee Leuven (mai sentita nemmeno nominare dallo scrivente), nella quale milita anche un terzo protagonista, l’ala belga, di chiare origini italiane, Alessandro Cerigioni, che ha avuto un ruolo importante nell’antefatto della vicenda..

Bene, i due gentiluomini si incontrano su un campo da calcio durante la partita tra le rispettive squadre valevole per il Campionato belga. Come sia scoppiato l’amore tra loro non è dato sapersi, ma nel video che trovate sotto (guardatelo almeno fino al secondo minuto per gustarvi il replay), dopo che Carcela-Gonzalez aveva già subito un’entrata non troppo cordiale, che aveva comportato l’espulsione diretta di Alessandro Cerigioni, ala dell’Oud-Heverlee Leuven, si vede come Ruytinx esegua un intervento da educanda  sulla caviglia del buon Mehdi il quale, appena rientrato in campo zoppicante dopo il precedente intervento, finisce a terra dolorante. Il belga viene subito ammonito dall’arbitro (nonostante secondo lui fosse palla piena), ma non aveva fatto i conti col tenace marocchino, che si alza e gli rifila un pugno in faccia degno di un boscaiolo del Val Camonica. Mehdi viene inspiegabilmente espulso dal giudice di gara, mentre il belga che poco prima faceva tanto il coatto rimane a terra a frignare.
Vorremmo anche porre la vostra attenzione sulla ultratecnologica barella con cui il Marocchino è uscito dal campo, neanche in un campo della Promozione lucana avremmo mai pensato di vedere questa scena.

Pochi giorni dopo di scopre che a causa del fallo subito Mehdi Carcela-Gonzalez ha riportato la lesione del legamento crociato anteriore. Lo stesso giocatore era stato vittima di un pauroso incidente nel Maggio 2011, durante la partita dei Play-off, decisiva per l’assegnazione del Campionato belga, fra il Racing Genk, risultato poi vincitore, e lo Standard Liegi, in cui si era preso in pieno volto un rinvio di un difensore, che però aveva mancato completamente il pallone, calciando invece con la massima potenza la testa del povero Marocchino, svenuto a terra per alcuni minuti (http://www.youtube.com/watch?v=qcSJda2BC1w). Notare come fra i primi ad accertarsi delle condizioni del giocatore ed ad invocare i soccorsi ci sia l’attuale calciatore del Genoa Daniel Tozser.

Verdetto di thfootballWElike: ai piedi del podio sale Alessandro Cerigioni per un’opera di ordinaria amministrazione, mentre, alla luce dell’entrata da metalmeccanico 42enne di terza categoria viterbese, decretiamo che al secondo posto nella classifica dello “Sportivo del Mese” ci sia di diritto Bjorn Ruytinx ! (applausi)

Al primo posto, medaglia d’oro, vince il premio “Sportivo del Mese di Dicembre” Mehdi Carcela-González non tanto per il pugno (a nostro avviso giustificato dall’indegno pestone preso) quanto per il fatto che con un legamento rotto abbia avuto la forza ed il coraggio di alzarsi e di andare a tirare un importante gancio destro ad un’avversario che gli da 15cm di altezza e 20kg di peso. (applausi scroscianti)

Menzione speciale per l’Oud-Heverlee Leuven, squadra che grazie al suo efficace gioco di squadra all’insegna della correttezza, che non si vedeva dai tempi delle prime Finali di Coppa Intercontinentale in Sud America, o dal Mondiale del 1966, dove era più o meno così che le Nazionali avversarie cercavano di fermare Pelé, merita di tener compagnia a Mehdi Carcela-González sul gradino più alto del podio.

Giocatori ubriachi dalla sera prima non si presentano alle partite della domenica: il presidente minaccia il ritiro della squadra – Footballers can’t play football on Sunday morning because of hangover

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[ITA] Ora siamo qui: http://thefootballwelike.com/

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[la versione in italiano si trova sotto quella in inglese]

Mario Piu, the Chairman of Folgore Mamoiada, a football team from Mamoiada (pictured above, they aren’t Sampdoria !), a small village of 2.500 inhabitants situated in the Province of Nuoro, Sardinia, Italy, threatened to retire his team from the Championship of Sardinian Seconda Categoria (the second lowest level in Italian official football pyramid) because of the weak commitment and the low reliability of his footballers.

The team is currently second last in the table, but Mr. Piu is mainly annoyed because last Sunday morning just 12 players showed up at the football ground to play a Championship match against Oniferese, a very small number considering that in the squad of Folgore Mamoiada there are 28 footballers.
According to Mr. Più, his players drink too much and go to sleep too late on Saturday nights, and on Sunday mornings they aren’t able to play a football match because of hangover.
So the Chairman asked for a change in the behavior of the lads, otherwise he will retire the club from the Championship, and added that the players with no more willingness can leave the team immediately.

ThefootballWElike understand the reasons of Mr. Piu, but understand the footballers as well, because amateur football matches on Sunday morning are very very annoying and should be forbidden !

Arriva dalla Sardegna questa curiosa notizia riguardante una squadra di Seconda Categoria, la Folgore Mamoiada, compagine calcistica di Mamoiada, paesino di circa 2.500 abitanti in provincia di Nuoro (nell’immagine sopra, una foto di squadra con le maglie di casa che ricordano quelle della Sampdoria).

La minaccia del presidente della squadra, Mario Piu, di ritirare la Folgore dal campionato non nasce per caso: la goccia che ha fatto traboccare il vaso pare essere stata l’ultima partita contro l’Oniferese. La domenica mattina, infatti, all’appello si sono presentati solo dodici giocatori sui ben ventotto tesserati, impedendo così all’allenatore, mister Ottavio Pittalis di effetturare due dei tre cambi consentiti nel corso della partita. Gli organi di stampa sardi hanno riportato lo sconforto del presidente Mario Piu per il comportamento dei suoi giocatori: “I nostri giovani il sabato preferiscono trattenersi al bar fino a tardi, bevono e, poi, l’indomani mattina ovviamente non sono in grado di reggere i ritmi della competizione”. Ad esasperare la dirigenza della squadra non è quindi soltanto la deficitaria classifica, la Folgore occupa il penultimo posto nel suo girone, ma soprattutto lo scarso impegno ed attaccamento alla maglia dei giocatori.

Da qui l’ultimo appello del presidente: “Folgore Mamoiada, questa è l’ultima chiamata! O le cose cambiano o la squadra si ritira dal campionato“.

La dirigenza ha inoltre invitato chi non avesse gli stimoli giusti per proseguire nel campionato ad abbandonare la squadra senza ripensamenti.

Il parere di thefootballWElike? Secondo noi è giusto da parte del presidente invitare ad un maggiore impegno ed attaccamento alla squadra, ma le partite di domenica mattina rompono veramente il cazzo, il sabato sera è giusto spaccarsi di Ichnusa e mirto !

Atlético Paranaense – Vasco da Gama: scontri violenti allo stadio, 3 tifosi in coma

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Sono passati pochi giorni da quando in Brasile si sono svolti i sorteggi della Coppa del Mondo che si terrà tra qualche mese nel paese sudamericano; le televisioni ci avevano mostrato il lato pulito e sorridente dello stato carioca, ma circa una settimana dopo si rivela anche l’altro lato della medaglia.

Siamo all’ultima giornata di campionato, durante il primo tempo della partita tra Atlético Paranaense e Vasco da Gama, si tratta di un incontro decisivo in quando l’Atlético sta lottando per l’accesso alla Copa Libertadores, mentre il Vasco deve vincere per sperare di non retrocedere. Dopo soli 17 minuti la squadra di casa passa in vantaggio e sugli spalti scoppia il finimondo: i tifosi delle due squadre vengono in contatto dando vita a scontri di incredibile violenza.

Quanto accaduto è stato di una tale ferocia che i giocatori si sono spaventati, alcuni sono scoppiati in lacrime, e l’arbitro è stato costretto ad interrompere la partita per ben 70′.

Qualcuno di voi si chiederà: ma la polizia dov’era? e gli stewart? In Brasile la sicurezza interna agli stadi dovrebbe essere garantita da forze di sicurezza pagate dalla squadra ospitante, mentre la polizia dovrebbe vigilare sull’ordine pubblico esterno. E’ evidente come qualcosa non sia funzionato nel sistema di sicurezza dell’Atlético Paranaense, così, quando le due tifoserie sono venute a contatto, c’è voluto parecchio tempo prima che la polizia riuscisse ad intervenire e a sedare gli scontri.
Un’ottima pubblicità in vista del Mondiale di calcio 2014 !

Il bilancio parziale, e comunque provvisorio, è di sei tifosi arrestati e di tre persone in coma farmacologico per i traumi riportati negli scontri.

Qui sotto vi postiamo un video dell’accaduto, sconsigliamo di guardarlo se siete particolarmente sensibili ad immagini di violenza.

Balotelli: “A me negro di merda non lo dici”, ma il giudice non vede nulla – Mario Balotelli victim of racist insults ?

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Fonte foto: TGcom24

Versione Italiana dopo quella Inglese.

During last Sunday match between Catania and AC Milan (1-3), after a tackle, Nicolás Federico Spolli (defender of Catania, nicknamed “El Flaco”) and Mario Balotelli (AC Milan) started quarrelling and the cameras caught the Ghana-born striker while he was telling the Argentinian defender: “A me negro di merda non lo dici“, that more or less can be translated with: “Don’t call me fucking nigger”. Several players clustered around the two litigants and, most of call Kakà, tried to calm down their mates.
Mr. Rizzoli, the referee, didn’t hear anything and after the situtation had come back to normality, showed no yellow or red cards and let the game restart.
Few minutes later AC Milan scored its third goal and then Mr. Allegri replaced Mario Balotelli, who, while he was leaving the pitch, showed three fingers (as many as goals scored by AC Milan, look at the picture) to the supporters of Catania, who where whistling at him.
After the match Mr. Luigi De Canio, the manager of Catania, a very very calm person, said that he knew nothing about the facts and that it probably had been a misunderstanding, because he considered Spolli a Gentleman.

Few days later the Disciplinary Body of Italian football examined the video about the facts, but it didn’t draw any conclusion, because Spolli‘s lips had been too close to understand what he had said, and moreover TV exam can’t be used to sanction racist insults, despite recently in Italy several times stadiums or just a part of them are closed for one match because of supposed racist chants or banners (i.d. people ftom an Italian city that mock people from another Italian city) that usually aren’t racist at all.

Anyway Mario Balotelli wasn’t happy about this non-decision and twitted: “Ahahah per fortuna che c’è giustizia in questo paese” (Ahahah luckly there’s a justice in this country).

Cari amici lettori, perché capiate il titolo è necessario fare un salto indietro nel tempo a Domenica scorsa quando, allo stadio Massimino di Catania, il Milan affrontava i rossoblu padroni di casa.

Durante il secondo tempo, a circa 15 minuti dal termine del tempo regolamentare, il punteggio è sull’1 a 2 quando, improvvisamente, dopo un contrasto con il difensore argentino Nicolás Federico Spolli (detto El Flaco), Mario Balotelli è schizzato in piedi e si è diretto minacciosamente verso il giocatore del Catania puntandogli il dito contro  e urlando: “a me negro di m..da non lo dici!”. Si è così creato un piccolo capannello intorno ai due con i compagni che provavano a dividerli ed in particolare Kakà cercava di calmare il compagno di squadra. L’arbitro della partita, Rizzoli, non è intervenuto e si è ripreso a giocare. Per la cronaca poco dopo il Milan ha segnato di nuovo, e Balotelli è stato sostituito. Beccato dai fischi dei tifosi avversari, mentre si dirigeva verso la propria panchina, l’attaccante ha pensato bene di fare con la mano il segno “3” come i gol del Milan in quel momento (vedi foto sotto il titolo).

Sul caso, a fine partita, è stata chiesta un’opinione a Luigi De Canio, tecnico dei siciliani, che ha detto: “Lo scontro verbale fra Balotelli e Spolli? Sinceramente non so nulla: non mi sono accorto di niente. Conosco Spolli da poco; ma è una persona molto perbene. Credo che si sia trattato soltanto di un equivoco e non di insulti razzisti”.

Il caso è poi arrivato fino al giudice sportivo Tosel, che però, riesaminando il video dell’accaduto, non ha potuto decretare se Balotelli avesse ragione o torto: dalle immagini, infatti, si capisce bene che Spolli dice qualcosa all’avversario, ma ha le labbra troppo serrate perché si possa capire cosa abbia detto. Inoltre il giudice non sarebbe potuto comunque intervenire poiché la prova tv non è ammessa nei casi di insulti razzisti, ma solo per condotte violente, gravemente antisportive ed espressioni blasfeme.

L’attaccante della nazionale italiana ha reagito con un tweet al verdetto del giudice sportivo: “Ahahah per fortuna che c’è giustizia in questo paese”, a rimarcare, probabilmente, il suo disappunto per la non-decisione presa.

Il nostro parere sulla vicenda? Sarà per la nostra predilezione per tutti i calciatori argentini, sarà per l’innata simpatia che Mario Balotelli sprizza da tutti i pori, ma, così come per Gigi De Canio,  anche secondo noi si è trattato senz’altro di fraintendimento perché… Spolli è una persona davvero perbene !

Fat Footballers – Calciatori grassi: Cristian Gastón Fabbiani a.k.a./detto “El Ogro”

[ITA] Ci siamo trasferiti su un nuovosito, ora siamo qui: http://thefootballwelike.com/
Il post su Cristian Gastón Fabbiani della rubrica “Calciatori Grassi” lo potete trovare a questo indirizzo: http://thefootballwelike.com/calciatori-grassi/calciatori-grassi-cristian-gaston-fabbiani-detto-el-ogro

[ENG] We have moved on another website, now we are here: http://thefootballwelike.com
Here you can find the post about Cristian Gastón Fabbiani, inside the category Fat Footballers:
http://thefootballwelike.com/en/fat-footballers/429/

[ESP] Nos pueden seguir aquí: http://thefootballwelike.com/es/